L’incipit di “Wildling” è davvero promettente, perché c’è inquietudine a palate e non c’è personaggio che non porti con sé un’intrinseca ambiguità; poi il vero twist del film si rivela -forse- un po’ troppo presto e non riesce, però, a cogliere l’occasione per virare su tematiche non meno intriganti, come il ruolo femminile nella società e la riscoperta dell’armonia con la natura. Tipico film “vorrei ma non posso“, con l’aggravante della Powley, brava ma inadatta per questo genere di ruoli.

RSVP: “Room“, “House on Willow Street“.
Voto: 6.
Test di Bechdel: positivo.

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