Questa volta non c’è Snyder dietro alla macchina da presa, ma il suo zampino nella produzione è facilmente riconoscibile, tra combattimenti al rallenty, gesti atletici spropositati, scenografie cromaticamente rutilanti e sprazzi di riferimenti classici. E poi vabbé, tutto il resto è la solita minestra superomistica con i soliti conflitti morali tipici della DC Comics.

RSVP: “Batman v Superman: Dawn of Justice“, “300“.

Voto: 4/5. Wonder Woman

Test di Bechdel: negativo.

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