di Redazione Ennesimo Film Festival
Un momento della premiazione sul palco dell’Astoria
Camilla Ferrario, 3 C G. Leopardi
Gionatan con la G di Gianluca Santoni
Con l’immaginazione di Gianluca Santoni è stato creato questo corto di durata di 15 minuti uscito in Italia. Un bambino e il suo amore verso la madre, sono al centro del film… Sua madre in ospedale, con la faccia piena di lividi, non è sicuramente stato l’amore a ridurla così; ma di certo è l’amore del suo bambino, che proverà a salvarla da quella situazione. Ma non sarà una cosa facile né sarà senza pericoli. Un cortometraggio ricco di colpi di scena e con azioni inaspettate; il tema della violenza è purtroppo all’ordine del giorno e lo tratta in modo serio e comprensivo. L’ambientazione e il clima di clandestinità che spesso si verificano creano una scenografia realistica. L’unico aspetto che posso un po’ criticare è stato il fatto di ascoltare dialoghi in dialetto e quindi per me incomprensibili. Quest’ultima critica non ha influenzato il parere perché mi è arrivata prima di tutto la storia profonda. Voto: 10
Sara Iori, 3 A G. Leopardi
Food for thought di Davide Gentile
Prodotto da Davide Gentile e pubblicato il 7 aprile 2016 in occasione della Giornata Mondiale della Salute. Ambientato in un fast food americano e curato in ogni dettaglio, riesce a spiegare in poche, ma forti ed efficaci immagini come il cosiddetto “cibo spazzatura” uccida 6 persone ogni minuto. Il cortometraggio non ha una vera e propria colonna sonora, in certi momenti gli unici rumori che si sentono sono quelli provocati dall’avido masticare dei clienti, dallo sfrigolio del cibo che frigge e dal ticchettio dell’orologio che evidenzia l’imminente arrivo del momento cruciale. Le riprese sono molto ravvicinate e agevolano lo spettatore nella comprensione di ogni singolo particolare. Se il regista ha voluto mettere in guardia gli spettatori e in particolare i consumatori di questo tipo di cibo, è riuscito perfettamente nel suo intento.
Zaida Lo Nardo, 3 C F. Bursi
Food for thought di Davide Gentile
Ambientato di notte, in un piccolo fast food che può ricordare il quadro Nottambuli di Edward Hopper, Food for thought è un grottesco sanguinoso che non ti farà andare al McDonald’s per un po’. All’inizio potrebbe sembrare strano e addirittura troppo sanguinoso ma l’epilogo ci fa dire che le statistiche hanno sempre ragione.
Do 9 per l’”Ah!” che ci ha fatto esclamare alla fine, quando abbiamo finalmente capito tutto.
Letizia Richetti
Close di Lisa Reich
Il cortometraggio “Close” è stato girato in Germania e diretto da Lisa Reich che si occupa di produzione creative di serie tv e lungometraggi. Durante i quattordici minuti di svolgimento, vediamo che durante una sessione di prove, a Jonas viene chiesto di baciare la sua compagna di ballo Mira, la sua cotta segreta. E’ talmente impegnato a nascondere le sue insicurezze che non si accorge di come Mira stia provando le stesse emozioni. Il corto ci fa vedere i due punti di vista con un finale da scoprire… Ci viene presentato in bianco e nero e con la telecamera mai fissa, spesso ci sembra di fare parte della scena di un personaggio della storia. Personalmente ho trovato questo cortometraggio molto interessante, perché fa vedere le emozioni sia di maschi che di femmina quando sono innamorati. Mi sembra più adatto alla vista di adolescenti perché ci vengono mostrati alcune cose più vicine ai teenager come lo sport, l’amicizia e l’amore. Avrei preferito un finale più a sorpresa invece che i soliti che si vedono nella maggior parte dei film romantici. Avrei preferito vedere i colori e un approfondimento dal punto di vista della donna e anche degli altri ballerini nel vedere ciò che i due ballerini esibivano. (al cortometraggio do un sette e mezzo su dieci)
Davide Rubeis, 3 A G. Leopardi
Gionatan con la G di Gianluca Santoni
Il cortometraggio Gionatan con la G, racconta la storia di un bambino di 9 anni che si trova al pronto soccorso con la madre. È quest’ultima che attende di essere medicata al volto dove presenta alcune ferite. Gionatan aspetta che la madre si faccia medicare e la sente mentire sul modo in cui si è procurata quelle lesioni al volto. Lui sa bene che è stato il padre e a quel punto decide di scappare per raggiungere il fratello maggiore di un suo amico e chiedergli aiuto. Per vendicare i torti subiti dalla madre cerca, con una bugia, di far credere a questo ragazzo che suo fratello minore è stato picchiato da suo padre.
Il racconto mostra come spesso i bambini che vivono in contesti sociali e familiari difficili devono crescere troppo in fretta. Gli occhi e il volto del protagonista mostrano il suo dolore e il senso d’impotenza di fronte ai torti subiti dalla madre. Quel giorno però Gionatan decide di ribellarsi alla violenza del padre e vorrebbe che anche lui provasse cosa significa essere maltrattati e picchiati. La narrazione è coinvolgente e ricca di suspense che tiene col fiato sospeso fino alla fine.
La “G” di Gionatan penso richiami la G di “Grande”, perché il protagonista ha 9 anni, ma ciò che i suoi occhi hanno visto lo ha costretto a crescere in fretta.
Giulia Toro, 3 C F. Bursi
Food for thought di Davide Gentile
Ironico, divertente e pazzamente geniale, Food for thought vi lascerà a bocca aperta e vi farà rimanere attaccati allo schermo senza interruzioni. Un killer silenzioso, ignoto come il killer dello zodiaco. Nessuno se ne preoccupa, ma se non si fa qualcosa per fermarlo, presto ucciderà tutti, senza preferenze. Eppure sembra così buono, non sospetteresti mai di lui…
Suspense, suspense, suspense! Per creare questa atmosfera non c’è bisogno solo di un’idea, ma anche di luci e suoni nei punti giusti. E credetemi, questo corto ne è la prova.
Mi è piaciuto particolarmente il pianosequenza, insomma mi sembrava di essere lì, avrei voluto alzarmi e parlare coi personaggi. Un’altra cosa che ho veramente apprezzato è stato il messaggio del film e come è stato trasmesso.
Siete curiosi di scoprirlo? Guardatelo, ve lo consiglio!
ENNESIME MENZIONI
Giacomo Corti 3B F. Bursi
Food for Thought
Il cibo causa 6 morti ogni minuto, ma cosa succede se un pazzo entra in un fast food dopo aver letto questa notizia?
12 minuti di ansia e suspance, con un finale del tutto inaspettato che ti lascerà i brividi sulla schiena. Voto: 10
Lorenzo Borghi 3D F. Bursi
The reinvention of normal
Per questo cortometraggio di genere “scientifico” è stato davvero interessante perché parla di invenzioni creative, divertenti e visto che io sono un ragazzo a cui piace inventare mi è piaciuto molto. Questo cortometraggio lo consiglio soprattutto alle persone creative e fantasiose. Voto:8
Alessia Martinelli 3C F. Bursi
Close
Close è un film lungo 14 minuti.
Durante una prova di ballo Jonas e Mira provano la stessa emozione.
LE ENNESIME MIGLIOR RECENSIONI SONO STATE SCELTE TRA QUELLE SCRITTE DAGLI OLTRE 200 PARTECIPANTI AL PROGETTO NON È L’ENNESIMA GIORNATA DI SCUOLA.