di Redazione Ennesimo Film Festival

Non fa ridere e pensare – fa ridere e soffrire
INDEX
1. PERCHÉ LUI?
2. PILLOLE BIOGRAFICHE
3. TRE CITAZIONI
4. LO SPETTATORE TIPO
5. CON QUALE FILM PARTIRE?
6. ATTORI FETICCIO
7. TRE CANZONI SU TUTTE DEI SUOI FILM
8. SCENE DA RIVEDERE UNA VOLTA A SETTIMANA
9. MEME
10. INTERVISTE
11. ORA TOCCA A TE!
Perché lui?
Nanni Moretti è il mio ideale di regista: ironico, politico, fisico, legato al tema della solitudine. In Caro Diario (1993) spende qualche minuto buono dello spettatore per raggiungere in Vespa il luogo dove ad Ostia hanno assassinato Pasolini. Un gesto simbolico e rituale che mi ha fatto subito capire che Nanni era il “mio” regista.
Pillole biografiche
? classe 1953, nasce a Bolzano durante una vacanza dei suoi, ma vivrà sempre a Roma
? cresce in una famiglia di letterati (padre storico; madre prof. di lettere; fratello prof. di letterature comparate)
? la sua seconda passione è la pallanuoto ed è un componente della S. S. Lazio Nuoto
?️ a 20 anni compra la sua prima cinepresa Super 8 vendendo la sua collezione di francobolli;
? nel 1987 fonda la casa di produzione Sacher film, e nel 1991 il Cinema Nuovo Sacher, entrambi ispirati al suo dolce preferito, a cui dedica due cammei in “Sogni d’oro” (1981) e in “Bianca” (1984)
? da sempre uomo di sinistra nel 2001 si espone per il movimento dei “girotondi”, che critica il corrente governo di centrodestra, e richiede maggiori posizioni dall’opposizione
? la sua produzione cinematografica alterna lungometraggi a cortometraggi a documentari.
Tre Citazioni
Fin dall’inizio, 45 anni fa, mi sono venute naturali tre cose: stare dietro ma anche davanti alla cinepresa, raccontare il mio ambiente, politico e generazionale, e farlo con autoironia. Ci ho preso gusto e mi sono divertito a costruire un personaggio: la passione per i dolci, una certa rissosità, le inquadrature delle scarpe, lo sport più praticato che visto. A un certo punto sono precipitato nella prima persona, con Caro diario. Una delle tre parti racconta il tumore che ebbi, fu naturale interpretare me stesso.
Tre Citazioni
Nel cinema, gli attori sono la borghesia, l’immagine è il proletariato, la colonna sonora è la piccola borghesia, eternamente oscillante tra l’una e l’altro. L’immagine, in quanto proletariato, deve prendere il potere nel film, dopo una lunga lotta.
Tre Citazioni
Ho sempre avuto dei problemi con quegli attori che usavano il cosiddetto ‘metodo’, che si annullavano nel personaggio. Credo che un attore debba invece stare ‘a lato’ della parte che recita, che si debbano percepire al contempo il personaggio e chi lo interpreta.
Lo spettatore tipo di Moretti
? se ami una narrazione ironica che prenda in giro i luoghi comuni della contemporaneità
?⬅️ se ami il cinema politico e condividi una sofferente ideologia di sinistra
? se non sei legato allo schema narrativo di Prop, ma preferisci esplorare nuove possibilità
?️ se per te “le parole sono importanti” e di conseguenza anche i dialoghi in un film
⭕ se apprezzi il meta-cinema (registi che girano film su registi che girano un film ed hanno sospettosamente anche lo stesso nome)
? se apprezzi le influenze teatrali, nella scenografia, nella disposizione dello spazio, ma anche nel recitato
? se non sei in cerca di un eroe, ma piuttosto di qualcuno con cui ridere delle tue fragilità da umano:
Nanni è il regista per te!
Con quale film partire?
Segnalo una triade per seguire il percorso di crescita del regista in tre fasi importanti della sua produzione.
1. Ecce bombo – 1978
È il primo film di successo di Nanni, e ha in se tutti gli elementi caratteristici del suo cinema giovanile: la narrazione a mosaico alternando piccole strips (come quelle dei fumetti), la contaminazione con il genere documentario, i giovani sessantottini rassegnati con i loro tic, le influenze teatrali (presenti soprattuto in elementi scenografici e caratterizzazione dei personaggi), l’ambiente scolastico e Michele Apicella, personaggio che Nanni interpreta in altri 4 film (“Io sono un autarchico” (1976), “Bianca” (1981), “Sogni d’oro” (1984) e “Palombella Rossa” (1989)), alter ego del regista a cui traspone elementi biografici ed è affetto in tutti i film dagli stessi blocchi affettivi.
2.Aprile – 1998
Nanni interpreta se stesso, come in Caro Diario (1993), regista occupato, senza convinzione, nella produzione di un film, indeciso tra il piacere e il dovere, mentre Silvio Berlusconi sale al Governo e suo figlio Pietro è in procinto di nascere. Sfera privata, sfera pubblica, meta-cinema e narrazione a strips.
3. Habemus Papam – 2011
Della produzione più recente, quella dalla sceneggiatura più accurata e tradizionale, film un po’ profetico, in cui Nanni nelle veci di uno psichiatra ha lo scopo di convincere il Papa a non abbandonare il suo ruolo. Non farà altro che svelare l’umano dietro il Papa, missione a cui Nanni è fedele anche nel resto della sua produzione: svelare l’uomo (fallimentare e fragile) che è in ogni uomo.
Attori Feticcio
1. Nanni Moretti: tutti i suoi film lo prevedono come protagonista o coprotagonista, sotto alter ego o impersonando se stesso.
2. Silvio Orlando in Palombella rossa, Aprile, La stanza del figlio e Il Caimano: qui nel pasticcere trotzkista di Aprile
3. Laura Morante, tipico personaggio femminile morettiano presente in Sogni D’oro, Bianca e La stanza del figlio:
Tre canzoni su tutte dei suoi film
Nanni, oltre alla colonna sonora ufficiale firmata Nicola Piovani, si avvale di numerose canzoni italiane, per lo più diegetiche, trasmesse alla radio o cantate da lui stesso in macchina:
– Il cielo in una stanza di Gino Paoli in Bianca
– E ti vengo a cercare di Franco Battiato in Palombella rossa
Fa eccezione La stanza del figlio, in cui la canzone di riferimento diegetica è internazionale. È infatti una musica dedicata ad un’altra generazione, quella del figlio Andrea, nella storia:
– By This River di Hans-Joachim Roedelius.
Scene da rivedere una volta a settimana
L’ufficiale dichiarazione di poetica di Nanni, in questa scena di Palombella Rossa
Scene da rivedere una volta a settimana
Non parlo di cose che non conosco + cammeo della Sachertorte da Sogni D’oro
Scene da rivedere una volta a settimana
Un unico grande giornale da Aprile
Meme
Interviste
1. Intervista di Isabella Rossellini a Nanni Moretti per il programma “Mixer” del 1981.
L’intervista anticipa di poco il nuovo film di Moretti. “Sogni d’oro”↪️ https://www.youtube.com/watch?v=6XqqsrJc3cA
2. Cosa pensa Nanni di Cinema e Letteratura↪️ https://www.youtube.com/watch?v=Seqo7e4UGWc
3. Un bell’articolo su “Mia madre” e le sue influenze letterarie ↪️http://www.minimaetmoralia.it/wp/elena-stancanelli-intervista-nanni-moretti/
4. Intervista su “Mia madre” (2015) ↪️ https://www.youtube.com/watch?v=zqtpAa2xbSA
5. “Roma è lo scenario naturale dei miei film” ↪️ https://it.latuaitalia.ru/art/roma-e-lo-scenario-naturale-dei-miei-film-intervista-al-regista-nanni-moretti/
Curiosità
– Elementi scenografici ricorrenti: scarpe, dolci, ritagli di giornale, la Vespa, cornette del telefono, oggetti giganti (bicchiere di Nutella, microfono, giornale, spinello), canzoni diegetiche in auto.
– 4 dei suoi film sono stati inclusi nella lista dei 10 migliori film annuali dei Cahiers du Cinéma: Palombella Rossa (1989), Caro Diario (1994), Habemus Papam (2011), e Mia Madre (2015)