Intervista a Lewis Rose, regista di The Chop

Eccoci con un’altra intervista ai vincitori della seconda edizione dell’Ennesimo Film Festival! Abbiamo avuto una interessantissima conversazione con Lewis Rose vincitore dell’ENNESIMO PREMIO POPOLARE.


Durnate un’intervista hai proposto una riflessione parlando di come la commedia possa diventare un mezzo attraverso cui mettere insieme aspetti delle diverse culture in un modo leggero ma efficace. Come si fa a trovare un equilibrio tra far ridere degli stereotipi e ridicolizzarsli senza cadere nella retorica?
Nello scrivere la sceneggiatura, la mia preoccupazione principale era quella di non offendere nessuno! Credo che utilizzare l’approccio giusto faccia una differenza notevole sul prodotto finale. Si tratta di un equilibrio delicato, perché senza osare un po’ si rischia di risultare noiosi e sdolcinati. Penso che se siamo riusciti a mantenere questo equilibrio è perché non abbiamo affrontato il progetto come una commedia “etnica”, basata su riferimenti comprensibili solo ai membri delle due religioni. Si tratta semplicemente della storia di un pesce fuor d’acqua, immerso in una cultura estranea che si rivela in realtà estremamente simile alla propria. È una situazione in cui, probabilmente, chiunque può riconoscersi.

 

The Chop || Lewis Rose || Ennesimo Premio Popolare 2017

 

Durante un’intervista su The Chop, hai scherzato sulla possibilità di creare un sequel e anche una serie… C’è qualche possibilità di vedere ancora le avventure di Yossi e della sua nuova attività?
Sì, attualmente stiamo sviluppando il film in una serie. Siamo ancora all’inizio, ma se il progetto andrà in porto ci sarà da divertirsi. Equivoci e carne volante a volontà!
Sappiamo che Amir Boutrous, Yossi sullo schermo, ha lavorato come macellaio kosher quando si è trasferito in Inghilterra. È davvero lui a tagliare la carne alla velocità della luce e a giocare con coltelli? 

In realtà non era un macellaio, era un barista! È così che ha imparato i suoi trucchi. Ad ogni modo, la sua storia è molto interessante. Parla sia ebraico che arabo, ed è cresciuto frequentando scuole ebraiche. Trasferitosi nel Regno Unito ha lavorato in diversi ristoranti e bar ebraici nella North London dove, sentendolo parlare ebraico, tutti pensavano fosse ebreo. Non potevamo credere alla nostra fortuna quando abbiamo sentito la sua storia: chi avrebbe potuto interpretare meglio il personaggio di Yossi, un affascinante giocoliere di coltelli ebreo che si finge musulmano? Amir aveva già vissuto la situazione di Yossi, ma al contrario. Non poteva che essere destino!

Lewis Rose - The Chop - Ennesimo Film Festival
In The Chop, vengono descritte sia relazioni interculturali che intergenerazionali. Avendo sempre vissuto in ambienti multietnici, qual è la principale differenza che si nota nell’approccio delle diverse generazioni alle nuove culture e religioni?
Penso che le nuove generazioni siano decisamente più esposte a culture diverse dalla propria per via di internet, dell’eterogeneità della popolazione, ecc. Anche se questo non si traduce sempre in una maggiore comprensione, si spera che aiuti. Penso che la principale differenza rispetto alle generazioni precedenti sia un maggiore mescolamento tra le diverse comunità. In passato l’immigrazione era più recente e quindi ognuno tendeva a restare in mezzo alla propria gente, mentre l’evoluzione dei quartieri e le nuove forme di esposizione mediatica hanno portato i giovani a guardare sempre più spesso oltre i confini della propria comunità. Si tratta di un’arma a doppio taglio, perché è importante preservare le diverse tradizioni culturali, ma nelle grandi città è impossibile evitare che i vari gruppi si incontrino e si mischino. Il che è una bella cosa! In sostanza, è questa l’idea alla base di The Chop.

 

LEWIS ROSE RINGRAZIA LA GIURIA POPOLARE DELL’ENNESIMO FILM FESTIVAL PER AVER SCELTO IL SUO FILM COME VINCITORE DELL’ENNESIMO PREMIO POPOLARE 2017