di Redazione Ennesimo Film Festival
9 premi (più 1 per il Caesar Design Film Award) e 2 Menzioni Speciali assegnate dalle giurie della Settima edizione dell’Ennesimo Film Festival. Ecco le motivazioni delle giurie dei premi assegnati.
Premio dell’Ennesima Giuria Ufficiale è stato assegnato a DETOUR di Bobby Webster con la seguente motivazione
Il premio nasce dalla sensazione condivisa di aver percepito la duplice natura di questo cortometraggio: da un lato la speranza e il futuro, dall’altro l’impossibilità di realizzare i propri sogni e la natura spersonalizzante di una città come New York, in cui i due protagonisti cercano un posto dove (ri)trovarsi a casa. La fotografia contribuisce a questo senso straniante (ri)rappresentando New York in un modo non stereotipato e funzionale allo sviluppo della storia.
La giuria ha inoltre assegnato una Menzione Speciale a BADAREN di Jonatan Etzler
Per il modo in cui il regista ha condensato l’estetica del suo cortometraggio in un’immagine molto chiara, d’impatto, che rimane impressa nello sguardo dello spettatore.
Eleonora Giovanardi è stata la madrina della prima edizione del premio Miglior Interpretazione è ha scelto di assegnare 2 premi e 1 mezione speciale.
MIGLIOR ATTORE: Ryan McParland in Rough.
La sua interpretazione è ricca, controllata, toccante e profonda. Ha dato dimostrazione di grande maturità scenica e originalità interpretativa.MIGLIOR ATTRICE: Ana Villa in Distances
Per la concretezza, le solidità e contemporaneamente la leggerezza che ha regalato al personaggio di María.
MENZIONE SPECIALE: David Ramirez Knezevic in Shower Boys
Per un’interpretazione estremamente matura, sottile e preziosa. Ha dato al personaggio di Noel delle sfumatura da attore navigato nonostante la giovane età
Infine la Giuria delle socie del Circolo Culturale “Artemisia Gentileschi” di Sassuolo conferisce all’unanimità il premio “Artemisia” alla regista SUSAN BEJAR per l’opera “DISTANCES” con la seguente motivazione:
Il soggetto prescelto trasmette agli spettatori un potente messaggio di positività e solidarietà umana, ed è una donna, Maria, a esprimerlo, a intessere la relazione perduta, a far sentire tutti i presenti parte della medesima condizione umana. Nella carrozza di una metropolitana, metafora della società moderna e della vita, la regista riprende una varia umanità di pendolari, stanchi e concentrati in se stessi, sordi, come la ragazza con le cuffie, a ciò che accade intorno, e senza voce, come se fosse andato perduto l’uso della parola, impermeabili gli uni agli altri. Nello sferragliare del convoglio, tra soste e ripartenze, entrate e uscite, si siede un uomo, per aspetto trasandato e perturbante. Come se agisse una forza centrifuga, man a mano che si susseguono i comportamenti anomali e folli del vagabondo, i passeggeri si allontanano progressivamente da lui, impauriti e diffidenti. Solo una donna, Maria, gli si siede accanto e, attraverso la parola, intesse un monologo che la porterà infine a denudare il suo più intimo sé e a condividere con lo strano vicino e con i passeggeri la comune condizione di sofferenza, povertà e abbandono. Quell’estraneo, il suo nome personale, che riporta l’uomo nel cerchio della relazione, lo fa uscire dall’incomunicabilità, per essere riconosciuto da tutti i presenti come persona, nella sua dignità.
Tutti i registi premiati all’Ennesimo Film Festival 2022 ci hanno inviato un video di ringraziamento per il premio ricevuto. Adoriamo ascoltare le loro parole!