di Redazione Ennesimo Film Festival
Da Cannes, dove con il suo corto Close è candidata per il premio Next Generation Short Tiger, Lisa Reich ha risposto ad alcune domande sul suo film con il quale si è aggiudicata l’Ennesima Menzione Giovani 2017.
Come nasce Lisa la regista?
Ai tempi della scuola, ogni volta che avevamo la lezione di arte, io volevo solo fare film invece che partecipare alla lezione di pittura. Fortuantamente i vari professori di arte che ho conosciuto, mi hanno supportato in questo e mi hanno dato l’opportunità di lavorare sui film per ogni esame, anche se non era ciò che richiedevano durante le lezioni. È stato anche grazie a questo supporto che mi sono innamorata del cinema. Dopo la laurea sapevo già quello che avrei voluto fare professionalmente.
Come hai scelto l’ambientazione per rappresentare la storia del corto Close?
Volevamo raccontare la nostra storia in un’unica scena. Per cui fin dall’inizio avevamo deciso il luogo dove girare il tutto: una grande sala da ballo. La stanza avrebbe rappresentato lo stato interiore dei personaggi principali. Per questo lo abbiamo organizzato in modo disordinato e caotico per mostrare la loro confusione sentimentale. La misura della stanza doveva farli sentire perduti sotto ai riflettori.
C’era un criterio per la scelta degli attori?
Il casting è stato piuttosto inusuale rispetto ad altri progetti che avevamo fatto in precedenza. Perché questa volta non avevamo bisogno solo di buoni attori, ma anche di attori che potessero eseguire una coreografia di danza a livello professionale. Soprattutto per la parte maschile c’era meno scelta, anche se in realtà Andrej era così bravo, che non abbiamo avuto bisogno di fare ulteriori casting.
Hai trovato difficile a trasmettere e rappresentare l’idea che avevi in mente?
La struttura narrativa del film è stata, probabilmente, la più grande sfida. Abbiamo deciso di raccontare le due prospettive solo con le immagini, anziché spiegare molte cose in un dialogo. Ma fortunatamente la mia squadra era molto preparata a questo e insieme siamo riusciti a portare le nostre idee sullo schermo.
Hai un ricordo importante durante le riprese?
In “Close” mostriamo esattamente la stessa situazione da due prospettive differenti. Diciamo che la cosa più difficile e confusionale è stata riprendere la stessa scena due volte, in modo che fosse un poco diversa, ma non troppo e con un tante ore di pausa in mezzo, a volte di addirituttura giorni!
LISA REICH RINGRAZIA I GIOVANI GIURATI DELL’ENNESIMO FILM FESTIVAL CHE LE HANNO ASSEGNATNO LA MENZIONE GIOVANI 2017