Premi dell’Ennesima Giuria 2021, le motivazioni.

Siamo contenti di aver potuto ospitare, almeno una parte (Lewis Rose è stato bloccato in UK a causa delle restrizioni dovute alla pandemia), dei componenti della Giuria Internazionale sul palco della serata finale del VI Ennesimo Film Festival.

 

A vincere l’edizione 2021 del festival è stato SERGUEÏ del regista francese Lucas Fabiani

SERGUEÏ-EFF2021-OFFICIALSELECTION

 

La giuria assegna il premio al film perché affronta un soggetto difficile e inusuale sollevando interrogativi significativi e accompagnando lo spettatore verso un finale di grande impatto emotivo. Pensiamo che questo film sia un atto di coraggio, che mette in discussione i nostri pregiudizi e la nostra percezione della diversità nei confronti di altre culture, spingendoci a una riflessione che vada oltre la semplice notizia arrivando a raccontare l’umanità delle persone. Non in ultimo ci hanno colpito molto la scenografia e alcune notevoli scelte di regia, in particolare la sequenza conclusiva in tutta la sua potenza emozionale.

 

Abbiamo raggiunto Lucas Fabiani, che ha salutato la vittoria del premio con entusiasmo! Anche considerando che quella all’Ennesimo era la prima volta in assoluto che il film veniva proiettato in un festival…come si dice, chi ben comincia… 

 

 

La giuria ha inoltre assegnato una Menzione Speciale a STICKER di Georgi M. Unkowski

EFF2021-STICKER_4_©Naum-Doksevski

La giuria intende premiare con la menzione speciale la capacità del film di mescolare
sapientemente registri ironici e registri drammatici, con un finale ben congegnato dal punto
di vista della scrittura, permettendo allo spettatore di partecipare appieno alla vicenda del
protagonista.

 

 

Il Comitato Direttivo del Circolo Culturale Artemisia Gentileschi Aps, all’unanimità ha invece deciso di conferire il Premio Artemisia a 3 SLEEPS di Christopher Holt

Per le caratteristiche formali, (efficacia e sobrietà dei dialoghi, dinamicità del montaggio, verosimiglianza delle situazioni di vita rappresentate) ma soprattutto per il valore di denuncia sociale dell’infanzia rubata. Il significato del film è già introdotto dalla frase proferita dalla madre della protagonista che, nella civile Inghilterra, apprestandosi a lasciare da sole per alcuni giorni le figlie bambine, di cui una molto piccola, si rivolge alla maggiore di esse, riluttante, con l’incitamento «Non sei più una bambina». Ma la verità è che la protagonista Casey, chiamata ad assumere responsabilità e decisioni da adulta e le sue sorelle sono bambine derubate dei loro diritti ed esposte ai pericoli: violenza, entro e fuori le mura della casa, malnutrizione e irregolari ritmi di vita, saltuaria frequenza scolastica, piccoli furti se pure compiuti a fin di bene e rischio effettivo di morte per inadeguata protezione e assistenza. Il film denuncia un caso a noi prossimo di FURTO DELL’INFANZIA che la solitudine della madre non giustifica e che solo la protezione della società e dello stato può prevenire. I tre sonni o notti che la madre richiede come impegno a Casey non devono divenire il sonno delle istituzioni preposte a tutelare i diritti dei bambini.